a cura di Padre Giuseppe Sinopoli

 

 

 

pubblicazioni

 

 

Frammenti di vita

 

 

 






Padre Giuseppe Sinopoli, francescano cappuccino, è nato a San Vito sullo Jonio il 4 aprile del 1947 da Francesco e Maria Totino.


Ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia nello Studentato Teologico interprovinciale dei Padri Cappuccini di Viterbo aggregato al Pontificio Ateneo Antoniano, Roma 17 giugno 1975, con la tesi: L’aborto nella sua problematica (relatore prof. Antonio Ascenzi) ; e la Laurea in Sacra Teologia con specializzazione in Catechetica presso l’Istituto Teologico «S. Tommaso» di Messina aggregato alla Pontificia Studiorum Universitas Salesiana, Roma 17 febbraio 1993, con la tesi: La diaconia. Lettura teologico-pastorale del documento CEI “Evangelizzazione e testimonianza della carità (relatore prof. Calogero La Piana); con detto titolo Accademico ha maturato l'equipollenza in Laurea in Filosofia, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 31 della Legge 19 gennaio 1942, n. 86, Roma 20 marzo 1993.


Ha espresso diverse diaconie nella sua Provincia Monastica, nelle Diocesi e nella Regione, tra le quali:
- segretario provinciale per i Beni artistici, storici e culturali;
- docente di Catechetica, Storia della Chiesa locale, Liturgia, Cristologia, Patrologia e Bioetica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose «S. Francesco d’Assisi» di Lamezia Terme, coordinato dall’Ateneo Romano della Santa Croce; di Storia dell’Ordine Francescano Secolare e di Regola e Costituzioni cappuccine, correlate con i CPO presso il Post Noviziato Interprovinciale di Vibo Valentia;
- direttore responsabile di Orizzonti Francescani – Venerabile Padre Gesualdo da Reggio Calabria, organo ufficiale della sua Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Reggio Calabria-Catanzaro;
- segretario diocesano e regionale Cism e incaricato del Bollettino regionale cism-usmi Uniti per Servire;
- vice postulatore della causa di beatificazione del ven. padre Gesualdo Malacrinò da Reggio Calabria, realizzando nel 2009, con don Arcangelo Campagna, il primo documentario multimediale, intitolato: Padre Gesualdo Malacrinò “Apostolo delle Calabrie”, ispirato agli scritti e alla ricerca documentale, figurativa e fotografica del Sinopoli; e del ven. padre Antonio da Olivadi, promuovendo incontri in loco sulla figura e spiritualità dell’uomo di Dio.

Ha fatto parte del Comitato nazionale dei cappuccini di ricerca scientifico-culturale negli anni 2004-2005.
Dedicandosi al ministero della Parola biblica, ha assunto, oltre al segretariato delle missioni nella provincia monastica, anche il servizio di Segretario nazionale dell’evangelizzazione (Cimpcapp), creando un foglio di informazione intitolato “Come Francesco”, e di membro del Consiglio del Segretariato nazionale per la evangelizzazione intercongregazionale.
Appassionato ricercatore della storia locale inedita calabrese, ha organizzato convegni e studi riguardo a centri rurali e urbani con relativi plessi religiosi e civili ed ha partecipato, come relatore, a più convegni, tra i quali quello, organizzato dal prof. Attilio Spanò, con mostra documentaria, sul tema Arte e architettura cappuccina in Calabria, relatori Giuseppe Sinopoli (O.F.M. Cappuccini), lo stesso organizzatore e Vincenzo De Nittis (Locri, Palazzo Nieddu, 15-04-2000).

Giornalista pubblicista dal 7 settembre 2002, ha collaborato con testate d’informazione nazionale, di Quotidiani e Periodici locali e di Emittenti Radio-Televisive con Rubriche settimanali e Servizi speciali; ha anche offerto contributi a Convegni nazionali, regionali e locali di formazione e ricerca storico-scientifica.
Assai apprezzate le relazioni del padre Sinopoli nel contesto della presentazione di libri, tra i quali vengono menzionati:


- Incorporati in Cristo, di Alfonso Rosario Maria Di Bartolo, con il contributo: Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (Gal 2,20), Lamezia Terme, 1996;
- L’Eucarestia sorgente di vita, di Eugenio Barbieri, con il contributo: Gesù pane di vita eterna: oasi di grazia e di luce lungo la strada delle beatitudini, Marina di Gioiosa Jonica, settembre 1999;
- Il Verbo misericordia incarnata, di Eugenio Barbieri, con il contributo: Cristo icona della tenerezza salvifica del Padre, Marina di Gioiosa Jonica, novembre 2000;
- La fede tenace. Nel centenario della ricostruzione della chiesa del Rosario, di Ulderico Nisticò, Tonino Fiorita e don Italo Sammarro, con il contributo: La Chiesa del Rosario: una pietra miliare nella storia soveratese, Soverato, 11 agosto 2004;
- Il grande inganno. I falsi valori della ’ndrangheta, del magistrato Nicola Gratteri e del prof. Antonio Nicaso, con il contributo: Il grande inganno: considerazioni e provocazioni, Scilla, 7 settembre 2008;
- Il Portatore, di Felice Marra, con il contributo: La bellezza di un privilegio per evangelizzare la devozione a Maria Consolatrice, Palazzo san Giorgio, Reggio Calabria 26 marzo 2013;
- Il silenzio certosino. Viaggio tra meditazione e preghiera nella Certosa di Serra San Bruno, del prof. Vincenzo Malacrinò, con il contributo: La Certosa di Serra san Bruno ovvero la “Terra Santa del silenzio, Montebello Jonico, 8 agosto 2013;
- Prefazione dell'opuscolo di Caterina Maria Marra: La sacra effigie della Madonna della Consolazione tra arte e devozione, Reggio Calabria 2014;
- Calabria: il mare dove nascono i miti, voce narrante del documentario di Mimma Tigano e Orsola Toscano, proiettato a Reggio Calabria all’Odeon il 10 novembre del 2012 e al Grand Hotel Excelior il 15 novembre 2014 (in occasione dei Premi Rhegium Julii, presente il Ministro degli “Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport, on. Maria Carmela Lanzetta), e a Roma il 3 dicembre 2014 “nel contesto di un progetto socio-culturale di ampio respiro, mirato a mettere in mostra i tesori della Calabria da valorizzare, presso il Circolo antico tiro a volo”;
- Presentazione del libro di Silvestro Bressi: Iconografia e Religiosità Popolare dei Catanzaresi, Catanzaro 2016.


Ha pubblicato:
- I fratelli e le sorelle della penitenza nella fraternità cappuccina di Reggio Calabria-Catanzaro, Chiaravalle Centrale 1987;
- Magistero della Chiesa e Morale, Messina 1988 (dattiloscritto);
- La cultura del RDC in rapporto alla sensibilità culturale del nostro tempo: la sfida della partecipazione e della corresponsabilità, Messina 1988 (dattiloscritto);
- Catechismo dei fanciulli “Venite con me”. Lettura morale, Messina 1989 (dattiloscritto);
- Parole spettinate, Toronto 1989;
- Rapporto tra Teologia dell’educazione e Scienze dell’educazione, Messina 1989 (dattiloscritto);
- L’adolescenza, Messina 1989 (dattiloscritto);
- Grumo di Luna, Toronto 1990;
- I giovani di Gagliano (CZ) di fronte alla disoccupazione, emigrazione, droga e mafia. Lettura psicologica di una ricerca sul campo, Messina 1990 (dattiloscritto);
- La morte di Dio in Hamilton, Van Buren e Altizer, Catanzaro 1991 (dattiloscritto);
- Missione al popolo verso il Giubileo del 2000. Asterischi di metodologia per una nuova evangelizzazione, Chiaravalle Centrale 1997;
- Il Convento dei Cappuccini Chiaravalle Centrale, Vibo Valentia 1997;
- Tredici giorni con S. Antonio di Padova3, Chiaravalle Centrale 1998;
- Il Venerabile Padre Antonio da Olivadi, Marina di Gioiosa Ionica 1999;
- Soppressione e Resurrezione del Convento dei Cappuccini di Chiaravalle Centrale (sec. XIX-XX), Marina di Davoli 2000;
- San Vito martire a Toronto. Diario di una festa, Catanzaro 2000;
- I Frati questuanti del Convento dei Cappuccini di Chiaravalle Centrale negli ultimi 70 anni, Catanzaro 2001;
- Padre Anacleto da Melicucco cappuccino esemplare2, Gemenos France 2001;
- Venerabile Padre Gesualdo da Reggio Calabria. Orme di Santità2, Vibo Valentia 2002;
- San Vito sullo Jonio. Icona di memoria e ricordi, Vibo Valentia 2003;
- Il ven. padre Gesualdo: un dono divino straordinario e una presenza da riscoprire, amare e prendere a nostro modello, Catanzaro, 8 febbraio 2005 (dattiloscritto);
- Alla sequela di Cristo povero e umile con Francesco e il Ven. P. Gesualdo per annunciare la “Buona novella” a tutte le creature – “Piano Pastorale Provinciale. Linee ispiratrici”, (con Carmelo Del Giudice e Carlo Giuseppe Fotino), Catanzaro, 5 febbraio 2005 (dattiloscritto);
- Le Chiese e l’Ospizio dei Cappuccini della Terra di S. Elia (Vallefiorita), Catanzaro 2005;
- Cenadi e i Luoghi di culto, Marina di Davoli 2006;
- Con Maria Madre della Consolazione a cento anni dal ritorno dei cappuccini3, Reggio Calabria 2012;
- La Vergine della Consolazione e i frati Cappuccini, Reggio Calabria 2013, eletto anche libro del mese;
- Granelli di sale e fiammelle di luce di padre Gesualdo Malacrinò per ogni giorno dell’anno, Reggio Calabria 2013;
- Preghiera alla Vergine della Consolazione, con approvazione ecclesiastica, Reggio Calabria 2014;
- La Madonna della Consolazione, il Popolo Reggino e i Frati Cappuccini, Reggio Calabria 2015, presentato dal Presidente del Consiglio Regionale di Calabria alla Fiera Internazionale del Libro di Torino;

Attento alle tradizioni popolari e al patrimonio comprensoriale delle Preserre Catanzaresi, ha ideato un progetto di promozione culturale, storica e museale, raccogliendo, con l’aiuto di amici, una preziosa miniera di memoria sacra e popolare, istituendo, sotto la vigile ed esperta consulenza della Soprintendenza per i Beni Architettonici Artistici Storici e Culturali di Cosenza, il Museo sacro e il Museo di civiltà contadina e artigiana, che ha fatto del convento di Chiaravalle Centrale anche un apprezzato centro di riferimento scientifico, umanistico e spirituale. Ha ampliato, arricchito, ordinato e messo in circuito multimediale la locale Biblioteca cappuccina. E al fine di salvaguardare e promuovere il ricco e in gran parte inesplorato patrimonio architettonico, ambientale, paesaggistico e storico del comprensorio ha coinvolto i Sindaci dei rispettivi centri urbani in conferenza permanente, organizzando simposi e confronti periodici in collaborazione con esperti e autorità provinciali e regionali, a beneficio soprattutto dell’universo scolastico.


Nell’anno 2001 ha proposto la celebrazione dell’Anno Gesualdiano per commemorare il duecentesimo anniversario della morte del religioso più significativo della Provincia Monastica di Reggio Calabria-Catanzaro e di uno dei figli più illustri della Città dello stretto, allestendo una ricca mostra che ne testimoniasse, per l’arco di tempo 2002-2003, il suo straordinario carisma umano, religioso, teologico-culturale, storico-scientifico, testimoniale e profetico.


Nell’anno 2009, ed esattamente il 31 gennaio, è stata inaugurata la prima statua bronzea del ven. padre Gesualdo Malacrinò, realizzata dall’artista Giuseppe De Gregorio, su commissione e ricerche documentali e figurative, per il profilo anatomico, di padre Giuseppe Sinopoli, vice postulatore della causa di beatificazione.
Con Gaetano Surace, Presidente dell’Associazione Portatori della Vara Madonna della consolazione, Maria Pia Mazzitelli, esperta in documenti d’archivio e reperti di biblioteca, e Luciano Maria Schepis, esperto e storico d’arte, ha organizzato - per il 18 settembre 2010, presso il Palazzo della Provincia – ha organizzato il primo Convegno di studi a Reggio Calabria sul rapporto della Città dello stretto con la Madonna della consolazione, nel corso del quale ha offerto il contributo, imperlato di molti inediti documentali: “La Vergine della Consolazione e i Frati Cappuccini”. La conseguente Mostra, allestita presso la monumentale Villa Genoese-Zerbi, è stata inaugurata il 26 novembre 2010 e aperta al pubblico fino al 9 dicembre dello stesso anno, annoverando una vasta gamma di reperti inediti e con pezzi davvero unici. Ambedue gli eventi sono stati accomunati dall’unico tema: “Reggio e la sua Consolatrice”. Ha collaborato come consulente e con il contributo di sintesi conclusiva nella pubblicazione del Calendario dei “Portatori della Vara”, rispettivamente, degli anni 2012-2015, ideato e progettato da Gaetano Surace e Luciano Maria Schepis.

Ha ideato, nell’aprile del 2009, e cura due siti di riconosciuto prestigio scientifico, spirituale, storico e culturale, oltre che fotografico. Essi riguardano, rispettivamente, il complesso monumentale dell’Eremo di Reggio Calabria, così registrato: www.madonnaconsolazione.com; e il complesso conventuale cappuccino di Chiaravalle Centrale, così registrato: www.complessoconventualecappuccinichiaravallecentrale.com, intercalati da importanti convegni o simposi di approfondimento interfacciale. Sempre nel 2009 ha inaugurato nella Basilica dell’Eremo la la Bacheca Multimediale, mediante la quale si è voluto proporre un servizio liturgico, pastorale e spirituale, puntualmente aggiornato, non solo per i fedeli, ma anche per i visitatori, consentendo a tutti di essere informati sulle attività ecclesiali e comunitarie e sulle diaconie caritative e culturali. Inoltre si è pensato di raccontare con le immagini e gli scritti la storia del luogo che la Vergine Consolatrice ha scelto come sua dimora e il singolare amore di uno dei suoi figli più prediletti, il ven. padre Gesualdo Malacrinò, proponendo alcuni “granelli di sale e fiammelle di luce”, tratti dai suoi scritti.

Nell’anno 2013 è stato nominato, dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, membro della Commissione storica “al fine di ricercare e autentificare i documenti sulla vita e su eventuali scritti del Servo di Dio dott. Raffaele Gentile”.

Il 14 dicembre 2014 è stato annoverato come socio nella “Deputazione di Storia Patria per la Calabria”.

Tra i numerosi attestati e riconoscimenti di merito, si segnalano quelli del Comitato San Vito Martire di Toronto in Canada (24 ottobre 1998), della Comunità Chiaravallese di Toronto (19 giugno 1999) e della Comunità Montana delle Serre (14 dicembre 2003); dei Comuni di Olivadi (23 gennaio 2000), Melicucco (settembre 2001), San Vito sullo Ionio (16 dicembre 2001), Chiaravalle Centrale con medaglia d’oro (27 luglio 2002), Cenadi (22 giugno 2006); del Kiwanis International di Reggio Calabria (6 settembre 2012); e del Presidente del Senato con medaglia assegnatagli dall’Accademia dei Bronzi nell’ambito della V edizione del Premio Merini (27 agosto 2016).

Uno studioso, dunque, o un frate? E perché dovrebbero essere due termini opposti, diversi?

 

Padre Giuseppe discende a pieno titolo dalla grande cultura medioevale monastica, che ha salvato la classicità conservandola per il mondo moderno.

 

Discende ancora più legittimamente da una linea squisitamente cappuccina, che, in Calabria, si onora dei grandi nomi di padre Giovanni Fiore da Cropani, l’autore della monumentale Calabria Illustrata; padre Giacomo da Soverato, padre Giovanni da Castelvetere; padre Domenico da Badolato, padre Gesualdo (Malacrinò), padre Enrico (Nava), padre Fortunato (Securi) e padre Ignazio (Cumbo) tutti e quattro da Reggio Calabria; padre Ilarione (D’Amico) da Feroleto; padre Francescantonio (Mottola) da Monteleone; padre Francesco (Longo) da Corigliano; padre Gabriele da Chiaravalle Centrale; padre Giovanni (Piromalli) da Siderno; padre Giovanni (Romeo) da Terranova; padre Girolamo d’Albi; padre Mansueto da Taverna; padre Marcello da Gerace; padre Gregorio (Angelieri) da Panaja; padre Giacinto (Osso) da Belmonte; padre Gregorio (Aracri) da Stalettì; padre Lodovico (Gemelli) e padre Antonio (Giuseppe Antonino Pontieri) ambedue da Olivadi; padre Serafino e padre Gesualdo (Loschirico) da Cardinale; per venire, tra i moderni, alla bella memoria di padre Vitaliano (Mazzotta) da Filadelfia; padre Giambattista (Familiari) da san Lorenzo; padre Remigio (Alberto Le Pera) da Cropani; padre Consolato (Francesco Grilletto) da Reggio Calabria; padre Luigi (Gaetano Mancuso) da Taurianova, padre Pietro Silvestro (Morabito) da Taurianova; e, tra i viventi, padre Bernardino (Gesù Gualtieri) da Davoli; padre Michele (Mazzeo) da Rombiolo.

 

Con tutto questo, padre Giuseppe è soprattutto cappuccino nel profondo dell’anima, sempre sorridente di francescana letizia, sempre pronto a mostrarsi frate, sacerdote, collega, intellettuale, amico, e non una cosa per volta, ma sempre tutte queste cose assieme.

 

Alla sua comunità e alle comunità cui lo destina l’obbedienza, offre il consiglio e lo spirito di fraternità, il gioco e l’ammonimento, e sempre la presenza.

 

Povero di quella Povertà che è «ignota ricchezza... ben ferace», ci dona ogni volta qualcosa di più prezioso di tutti i tesori, di tutte le casseforti, di tutte le tavole imbandite: ci dona dei libri, che sono nutrimento dell’anima.

 

Ulderico Nisticò