a cura di Padre Giuseppe Sinopoli |
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LA BIBLIOTECA DEI CAPPUCCINI
Stabilire con esattezza le origini della biblioteca dei cappuccini in Chiaravalle Centrale è davvero cosa ardua. In genere essa s’impianta con la presenza dell’uomo e si evolve man mano l’uomo si lascia sedurre dal sapere e dalla gioia di confrontarsi con gli altri. Di certo sappiamo che questo interessante patrimonio esisteva già nel 16831. Allora era ben ordinato ed assai efficiente, andando via via arricchendosi di nuove opere teologico-scientifico-storico-filosofico-letterarie, fino a raggiungere - con l’istituzione del Noviziato, dello Studentato Teologico Interprovinciale, prima, e del Collegio Serafico «Venerabile Padre Gesualdo da Reggio Calabria», poi - il ragguardevole numero di quindicimila tra volumi ed opuscoli sciolti e di mille manoscritti.
Venuta a mancare la figura del frate bibliotecario e trasferiti altrove il Noviziato e lo Studentato, la biblioteca venne abbandonata all’usura del tempo e al prelevamento arbitrario dell’occasionale visitatore. I ripetuti lavori di ristrutturazione e di ricostruzione conventuale, poi, fecero il resto, in quanto, per necessità ovvia, i libri si dovettero collocare in altri ambienti, con conseguente loro dispersione. Così in pochi anni i volumi della biblioteca si sono ridotti di quasi la metà.
Nel 1954, ed esattamente il 19 dicembre, il guardiano, padre Agostino da Cittanova - onde tutelare da ulteriori deperimenti organici e numerici il rimanente patrimonio librario e, possibilmente, arricchirlo di nuove opere - si rivolse alla Soprintendenza Bibliografica per la Calabria e la Campania, chiedendo un sussidio finalizzato all’acquisto della scaffalatura in metallo.
La Soprintendenza, nella persona della Dott.ssa Guerriera Guerrieri, rispose, con lettera datata 26 Febbraio 1955, assicurando il proprio interessamento per l’istanza presentata, specie se non si avrebbe avuto difficoltà «a rendere la biblioteca del convento accessibile, almeno nella sua parte più aggiornata, al pubblico».
La fraternità partecipò, in data 9 Marzo 1955, la sua più totale disponibilità alla richiesta della Soprintendenza, pregando contestualmente la Guerrieri affinché si facesse interprete presso il Ministero della Pubblica Istruzione per ottenere, «un congruo sussidio per acquisto di libri e nel contempo anche la scaffalatura in ferro e qualche altro utile arredamento». Ma la vicenda andò lentamente scemando e non si fece nulla né dalla parte dei pubblici servizi, né dalla parte dei Frati, i quali non si potevano permettere alcun intervento a riguardo, data la loro condizione di estrema povertà.
Sul finire dell’anno 1998, però, con l’ausilio di amici volontari, ho dato corso ad un’azione di riordino della biblioteca, con la prospettiva di poterla arricchire di altre opere - appartenenti preferibilmente ad altre nazioni del vecchio continente, caratterizzandola come “biblioteca europea” - aggiornarla e di aprirla al pubblico.
Attualmente risultano disponibili poco più di ottomila tra volumi ed opuscoli sciolti, diversi dei quali in condizioni disastrose, e, purtroppo, solo due manoscritti, attribuiti al padre Tito da Villa San Giovanni, di cui uno ha per titolo Cosmologia, l’altro contiene due piccoli trattati intitolati Dinamologia e Ideologia.
Le opere, nella quasi totalità, riguardano studi di carattere teologico e biblico, ma vi sono anche numerosi trattati di letteratura, di scienze e di arte oratoria.
Nel frattempo la fraternità cappuccina di Chiaravalle Centrale iniziava l’opera di aggiornamento e di arricchimento, acquistando la pregevole enciclopedia Treccani con relativo aggiornamento, alcune collane storico-artistico-scientifiche, qualche dizionario ed un discreto quantitativo di libri esteri, diversi dei quali dono della famiglia Tino, nella fiduciosa speranza che tornassero utili a coloro, specie agli studenti e agli studiosi del nostro comprensorio, che si sarebbero trovati nella necessità di consultarli, approfondendo così il loro sapere.
Ovviamente per rendere tempestiva ed efficace la consultazione occorreva anche ottimizzare lo stato della scaffalatura e organizzarne la collocazione. E dato che gli scaffali in legno povero, che erano stati realizzati negli anni cinquanta, su commissione del Ministro Provinciale, dall’esimio benefattore mastro Peppino Rizzo, risultavano insufficienti a contenere i libri e richiedevano, una volta restaurati, sistematici interventi atti ad assicurarne la loro efficiente funzionalità e a vanificare eventuali formazioni e attacchi biologici da parte di insetti e microrganismi (chiamati anobidi o, più comunemente, tarli), rischiando di compromettere seriamente sia il legno che i libri e le carte documentali, su consiglio degli esperti dei Beni Culturali, sono stati sostituiti con quelli metalizzati, forniti, al netto da ogni profitto, dalla ditta Carello Antonio e figli. Ciò ha consentito non solo di ridisegnare la sala della Biblioteca, ma anche di sistemare dignitosamente ogni reperto librario e di selezionarlo con la catalogazione e l’immissione in rete multimediale.
Padre Giuseppe Sinopoli
NOTE 1 Cfr. Il Codice Instruttione mistica del P. Gregorio da Napoli, rinvenuto nella Biblioteca della Concezione in Napoli, all’interno della cui copertina, «dietro la carta incollata», si legge in trasparenza, da destra a sinistra: Loci P.Clare Vallis Prov. Calabriae Anno Domini 1683. A’ Cappuccini (COSTANZO CARGNONI (Ed.), I Frati Cappuccini. Documenti e Testimonianze del Primo Secolo, vol. III,1, Roma 1991, pp. 896-898).
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