a cura di Padre Giuseppe Sinopoli

 

 

                                                                                                                                                                                introduzione

                                                                                                                                                                                premessa

                                                                                                                                                                                pubblicazioni

         

          

 

PRESENTAZIONE

 

 

 

Fra Giuseppe Sinopoli, esperto studioso di tradizioni religiose e di pietà popolare, in queste agili pagine, che ho l’onore e la gioia di presentare, ci offre il profilo di Padre Anacleto, Frate cappuccino e sacerdote.

 

Religioso austero e coerente, interamente consacrato alla gloria di Dio, vero seguace di San Francesco, del quale imitò lo spirito di povertà, di umiltà e di preghiera, Padre Anacleto seppe fare della sua vita una generosa offerta a Dio e ai fratelli.

 

Sacerdote zelante, trovò nell’Eucaristia il centro propulsore della sua vita ed attività apostolica.

 

Servo della Parola e padre di misericordia, spezzò con amore il pane del perdono e della riconciliazione.

 

Fratello tra i fratelli e testimone credibile del Vangelo, costituì un punto di riferimento luminoso per molte persone che in situazioni difficili ricorrevano a lui per attingere saggezza e conforto.

 

Instancabile operatore di pace e di carità, convalidò con la trasparenza della vita il suo insegnamento e la sua predicazione pervasa di evangelica semplicità.

 

Padre Anacleto è vivo nel cuore di quanti lo conobbero e ne apprezzarono le doti umane e spirituali, e la recente traslazione, con le numerose dimostrazioni di venerazione e di affetto riportate dall’autore, ne sono una qualificata ed eloquente testimonianza.

 

Il segreto di tutto ciò va individuato nel fatto che egli ha trasmesso nel cuore della gente un seme di speranza che non delude e ha deposto un raggio di sole che non tramonta: la speranza in Dio e la luce di Dio.

 

La partecipazione corale e festosa alla traslazione dei suoi resti mortali è la riprova autorevole che il ricordo del bene non svanisce e l’impronta della verità non si cancella neppure sulle strade polverose del tempo.

 

Ora egli riposa nella sua terra, nella sua città natia, come un emigrante che, dopo aver lavorato, lottato, sofferto all’estero, in un paese lontano, torna tra la sua gente, ritrova la sua compagnia e il suo calore.

 

Padre Anacleto attende nel silenzio del sabato santo le luci del giorno senza tramonto: il giorno della Pasqua eterna.

 

Grazie, Fra Giuseppe Sinopoli, che ci hai fatto ricordare, mediante questo lavoro modesto solo per mole, ma ricco e vitale per contenuto, questa nobile figura di cappuccino, questo indimenticabile e caro compagno di viaggio.

 

Roma, 4 aprile 2001

 

                    Padre Antonio Ascenzi

                Vicario Generale O.F.M.Capp.